L' amante in comune dei cervelli distribuiti
Finalmente non parliamo più di primo e secondo cervello. Un salto avanti, i cervelli distribuiti e il matrimonio con l'acqua.
12/30/20253 min read
Il "Matrimonio Forzato" tra Cranio e Colon
Due Cervelli, un solo Amministratore di Condominio.
Siamo finalmente approdati alla consapevolezza scientifica che non siamo guidati da un monarca assoluto (il cervello cranico), ma da un sistema distribuito. Abbiamo capito che il colon non è un semplice "tubo di scarico" con manie di grandezza, ma un centro decisionale autonomo, specializzato in quella pragmatica sopravvivenza che il cervello cranico — troppo impegnato a comporre poesie o a preoccuparsi della dichiarazione dei redditi — tende a ignorare.
Ma qui sorge il dubbio tecnico: se questi due cervelli sono così evoluti, indipendenti e dotati di una propria identità funzionale, perché sono ancora costretti a convivere in questo ingombrante monolocale che chiamiamo corpo?
La risposta è tanto banale quanto spietata: sono entrambi schiavi dello stesso fornitore di servizi. L’Acqua.
L’Acqua: Il Software che gestisce l’Hardware
Potremmo avere l'hardware più sofisticato del mondo (il Sistema Nervoso Enterico e il Sistema Centrale), ma senza il "software" idrico sarebbero solo ammassi di cellule inefficaci. L'acqua non è un semplice riempitivo: è il mezzo di trasporto obbligatorio per ogni ione di sodio o potassio. Senza acqua, la "comunicazione wireless" tra intestino e testa cessa istantaneamente.
In termini biofisici, i nostri due cervelli sono come due supercomputer situati in stanze diverse, costretti a condividere lo stesso cavo in fibra ottica: un cavo che, nel nostro caso, è rigorosamente liquido.
Acqua Biologica vs Acqua del Rubinetto: Una questione di "Stato"
Non commettiamo l'errore tecnico di confondere l'acqua che beviamo con quella che effettivamente gestisce i nostri cervelli. Una volta varcata la soglia biologica, l'acqua smette di essere un semplice fluido da bottiglia e diventa acqua strutturata, un elemento che agisce come un dipolo elettrico perfetto.
Mentre il cervello cranico si perde in astrazioni, il colon svolge il "lavoro sporco": decide quanta acqua riassorbire e come mantenere l'omeostasi idrica. È il colon che gestisce la tesoreria dei liquidi, sapendo perfettamente che se la riserva scende, il cervello cranico smetterà di filosofeggiare per iniziare a mandare segnali di panico (la sete).
Conclusione: Un’indipendenza condizionata
Siamo passati dall'idea di un unico cervello a quella di un sistema complesso e distribuito. Eppure, nonostante la loro magnifica autonomia operativa, questi due centri di comando restano incatenati l'uno all'altro dall'elemento idrico.
La domanda rimane: Siamo davvero esseri intelligenti che usano l’acqua per pensare, o siamo solo un sofisticato sistema di irrigazione che l’acqua utilizza per spostarsi da un punto A a un punto B?
Certamente, ignorare il ruolo dell'acqua in questo equilibrio significa non aver capito nulla né del primo, né del secondo cervello.
Riferimenti Bibliografici Sanitari
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Pollack, G. H. (2013). The Fourth Phase of Water: Beyond Solid, Liquid, and Vapor. (Fondamentale per capire la differenza tra l'acqua dell'ambiente e quella biologica/strutturata).
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Jhon, M. S. (2002). The Water Puzzle and the Hexagonal Key. (Sulla chimica-fisica dell'acqua nei sistemi biologici).
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